L’articolazione della spalla è la più mobile del corpo umano e, anche per questo motivo, risulta essere la più delicata e instabile. Il dolore alla spalla è un disturbo frequente che può colpire persone di tutte le età e può interessare tanto i legamenti quanto i tendini, i muscoli e la cartilagine.
Spesso, le patologie della spalla, compromettono la normale funzionalità dell’arto superiore limitandone i movimenti ed incidendo sulla quotidianeità.
Il dottor Stefano Fabbro, si occupa di diverse patologie della spalla. Di seguito troviamo le principali con il rispettivo trattamento.
La sindrome da conflitto sotto acromiale è contraddistinta da una sintomatologia dolorosa della spalla causata da un anomalo contatto tra la testa dell'omero ed il margine inferiore della scapola. Tale conflitto genera intenso dolore causando una infiammazione dei tendini dei muscoli della cuffia dei rotatori che si inseriscono sulla testa dell'omero e della borsa, che si trova nello spazio virtuale tra la testa dell'omero e l'acromion.
Il trattamento consiste nell'assunzione di farmaci antifiammatori, nell'eventuale infiltrazione con corticosteroidi e in una rieducazione funzionale antalgica che deve mirare al bilanciamento delle forze muscolari della spalla.
Qualora il trattamento conservativo rieducativo non portasse alla scomparsa della sintomatologia si renderà necessario eseguire un rimodellamento artroscopico dell'acromion per evitare il peggioramento della sintomatologia dolorosa e la lesione della cuffia dei rotatori. Dopo l'intervento il paziente inizia immediatamente la mobilizzazione attiva e passiva.
La lesione dei tendini della cuffia dei rotatori della spalla può avvenire sia per cause traumatiche sia a causa di una sindrome da conflitto sotto acromiale.
La sintomatologia è di tipo doloroso, ma sopratutto è di tipo funzionale, infatti la lesione di uno o più di questi tendini comporta l'incapacità all'esecuzione di alcuni movimenti della spalla.
Il trattamento può essere eseguito sia con tecniche chirurgiche sia a “Cielo Aperto” che in artroscopia. Consiste nel suturare e reinserire i tendini sulla testa dell'omero.
Dopo l'intervento il paziente deve restare immobilizzato per circa 4 settimane con un apposito tutore per evitare la trazione sui tendini suturati.
L'artrosi scapolo-omerale colpisce prevalentemente la popolazione anziana (sopra i 65 anni) ed è causata dalla degenerazione della cartilagine dei capi articolari che, causando dolore, non permette una normale funzione dell'arto superiore. Il movimento diventa sempre più limitato, tanto da non permettere al braccio di scostarsi dal corpo.
Il dolore, più intenso al mattino, si può riacutizzare dopo sforzo. Si attenua con il movimento durante il riposo notturno.
Il trattamento è chirurgico protesico.
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