Il Legamento Crociato Anteriore (LCA) è uno dei cardini della stabilità del ginocchio in quanto evita il movimento di traslazione anteriore della tibia sul femore.
La lesione del legamento crociato anteriore si riscontra con frequenza negli sportivi, principalmente calciatori, sciatori, rugbisti e giocatori di basket. Questa lesione è dovuta movimenti di torsione sull'asse verticale con dislocazione anteriore.
La lesione, che è quasi sempre completa, può talvolta coinvolgere la spina tibiale intercondilica. Clinicamente si presenta con dolore, tumefazione (spesso notevole) e impotenza funzionale. Nella fase acuta è difficile valutare il coinvolgimento del legamento sicchè bisognerà rivedere il paziente dopo circa 15-30 giorni, nei quali sarà stato a riposo, usando ghiaccio e recuperando tutto l'arco di movimento.
Il trattamento è chirurgico, in artroscopia. La ricostruzione si basa sull'uso di altri tendini del paziente come ad esempio il tendine rotuleo, il semitendinoso o il tendine gracile oppure si può ricorrere all’allograft, ovvero utilizzando tendini da un donatore. In ogni caso, verranno opportunamente prelevati e trattati per poi essere inseriti al "posto" del crociato lesionato. Dopo l'intervento il paziente viene mobilizzato passivamente già dal giorno dopo ed entro due settimane dall'intervento ha riottenuto tutto l'arco articolare. Inizia a deambulare il giorno dopo l'intervento dapprima con stampelle e poi autonomamente.
Dopo circa un mese dall'intervento il paziente può nuotare ed usare la cyclette. Nell'arco di 6 mesi torna all'attività agonistica, senza la necessità di alcuna ginocchiera.
La lesione del crociato posteriore avviene molto spesso per trauma diretto sulla tibia. È una lesione molto più rara rispetto a quella del crociato anteriore.
Come il legamento crociato anteriore il trattamento è chirurgico, in artroscopia: si basa sull'uso di tendini del paziente o allografts che vengono inseriti al posto del legamento lesionato.
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